Se gestisci una casa vacanze, sai bene che buona parte del lavoro consiste nell’adempiere a numerose incombenze burocratiche, il che richiede un aggiornamento continuo sulle normative che interessano le locazioni turistiche.
Recentemente, la necessità di regolamentare il sistema attuando maggiori controlli ha spinto il legislatore a introdurre una nuova norma che dispone l’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN) per gli affitti brevi.
Il CIN deve essere richiesto obbligatoriamente da tutte le strutture ricettive che operano nel settore degli affitti brevi, onde evitare le sanzioni previste in caso di inadempienza.
Vediamo quindi cos’è il codice CIN, come richiederlo e in che cosa si differenzia dal codice CIR per gli affitti brevi.
Il CIN è un codice univoco a livello nazionale, introdotto per uniformare la regolamentazione degli affitti brevi su tutto il territorio. Questo nuovo codice per gli affitti brevi va ad affiancarsi al Codice Identificativo Regionale (CIR) e a tutti gli altri codici presenti nelle varie regioni.
Il codice identificativo affitti brevi CIN viene assegnato dal Ministero del Turismo agli immobili turistici, che entrano così a far parte di una Banca Dati Nazionale.
Lo scopo, ovviamente, è quello di facilitare la tracciabilità e il controllo delle strutture, così da garantire una gestione più trasparente dell’intero settore degli affitti brevi.
Nei fatti, il CIN per gli affitti brevi si compone di una serie numeri e lettere che stanno ad indicare:
Il CIN per gli affitti brevi va a sostituire il CIR, andando ad ufficializzare presso il comune competente l’apertura dell’attività.
Inoltre, a differenza dei vecchi codici CIR, il CIN inserirà la struttura in una Banca Dati Nazionale, contenente le informazioni di tutte le strutture ricettive italiane.
Per quanto riguarda il codice CIR, come ottenerlo non sarà quindi più un problema.
Il CIN è ufficialmente entrato in vigore il 3 settembre 2024, con la pubblicazione della normativa sulla Gazzetta Ufficiale. Tutte le strutture ricettive italiane hanno 60 giorni di tempo per adeguarsi alla nuova regolamentazione: devono obbligatoriamente richiedere il codice, esporlo presso la struttura e sui portali online.
Come fare? Il codice CIN va richiesto online al Ministero del Turismo, seguendo una procedura automatizzata:
Per quanto riguarda gli affitti brevi, il codice identificativo CIN può essere richiesto, oltre che dal titolare della struttura, anche dal gestore o dal property manager, se in possesso di delega del proprietario.
Proponici il tuo appartamento o villa in affitto o vendita ai lidi ferraresi, ti forniremo informazioni gratuite ed assistenza durante tutta la trattativa
Noi e terze parti selezionate (come ad esempio Google, Facebook, LinkedIn, ecc.) utilizziamo cookie
o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per altre finalità come ad
esempio per mostrati annunci personalizzati e non personalizzati più utili per te, come specificato
nella .
Chiudendo
questo banner con la crocetta o cliccando su "Rifiuta", verranno utilizzati solamente cookie tecnici.
Se vuoi selezionare i cookie da installare, clicca su "Personalizza". Se preferisci, puoi acconsentire
all'utilizzo di tutti i cookie, anche diversi da quelli tecnici, cliccando su "Accetta tutti". In qualsiasi
momento potrai modificare la scelta effettuata.